Perché Investire in Criptovalute nel 2018

Perché Investire in Criptovalute nel 2018

Perché investire in Criptovalute nel 2018? Lo stato di salute delle criptovalute è oggetto di serrate discussioni. Per capirlo meglio, al di là del continuo saliscendi di cui sono oggetto ormai da mesi sono alcune notizie, che possono concorrere a definire meglio la situazione del comparto.

Nel 2018, le ICO hanno fatto registrare un aumento che ha fatto impallidire il record già collezionato nel corso dell’anno precedente. L’emissione di “token” contro Bitcoin, Ethereum e altre criptovalute ha infatti restituito ben 6,3 miliardi di dollari (5,1 miliardi di euro).

A questa notizia va aggiunto poi uno studio elaborato da Thomson Reuters. Secondo questo report il mercato degli scambi di criptovalute potrebbe presto giovarsi del massiccio apporto di grandi banche, hedge fund e altre istituzioni finanziarie. Un evento atteso non più tardi del prossimo anno.

Considerato come ufficialmente molte istituzioni bancarie e finanziarie si pronuncino invece in maniera opposta a quanto enunciato dal rapporto, in molti non si nascondono dietro le parole. Tanto da iniziare a evocare il pericolo di vere e proprie manipolazioni del mercato. Basti pensare ad esempio al comportamento di Goldman Sachs, che dopo aver ostacolato con forza nel passato anche recente le voci sulla creazione di una propria piattaforma di trading Bitcoin ha assunto di recente in qualità di esperto di trading delle criptovalute Justin Schmidt, affidandogli il ruolo di primo responsabile dei mercati dei beni digitali nella divisione titoli dell’azienda.

Da queste notizie si può senz’altro affermare come al momento le divise digitali godano ancora di un buono stato di salute complessivo, ad onta di coloro che continuano ad avversarle. A sospingerne le fortune sono proprio i dati oggettivi, a partire dal mutato atteggiamento di alcuni governi, in passato non proprio teneri verso il fenomeno. Il riferimento è in particolare a quello russo, che pure aveva adombrato a lungo l’intenzione di mettere le criptovalute sotto stretta tutela. Ora ha invece risolutamente affermato la propria intenzione di varare un criptorublo. Se lo scopo principale è quello di bypassare in tal modo le sanzioni occidentali, c’è anche da registrare come alcuni settori della politica abbiano già lanciato l’idea di fare del Paese una sorta di hub del mining. Un’idea che riposa soprattutto sulla convenienza delle tariffe elettriche praticate nel Paese.

Anche la Corea del Sud, a sua volta ha mutato atteggiamento dichiarando la sua volontà di aprire risolutamente alle divise digitali, con l’intento di andare verso un modello di società sempre più smaterializzata.
Per non parlare del Petro, ovvero la criptovaluta emessa dal governo del Venezuela, con il chiaro scopo di risolvere il problema della continua svalutazione della moneta tradizionale, il Bolivar. In questo caso è da notare come il Petro gode di garanzie reali, ovvero quelle fornite dalle risorse minerarie e dalle riserve di petrolio del Paese. Al riguardo va ricordato come in un recente articolo comparso su un noto quotidiano nazionale, Marcello Minenna si è chiesto se non sia arrivato il momento di varare una sorta di Bitcoin di Stato in grado di coniugare l’innovazione delle criptovalute con la stabilità assicurata da un conio ufficiale delle autorità monetarie.

Un quadro che invoglia ancora molte persone ad investire sulle divise virtuali. Chi intenda farlo può approfittare dell’opportunità prospettata dai broker di trading online, a partire da eToro (apri un conto demo gratuito cliccando qua), la piattaforma israeliana nota soprattutto per il Copy Trading. Anche questo operatore ha deciso di aprire le sue contrattazioni digitalizzate a BTC e alcune delle più importanti Altcoin, proponendo i CFD (Contract For Difference), ovvero gli strumenti finanziari che consentono di investire sull’asset sottostante senza doverne acquisire la proprietà.

Va peraltro sottolineato come eToro consenta di fare trading sulle criptovalute con due ulteriori vantaggi di non poco conto: appunto il Copy Trading e il conto demo. Con il primo è possibile copiare le operazioni messe in campo dai trader più esperti, mentre con il secondo si può dare vita ad operazioni in modalità simulata, ovvero senza dover rischiare il proprio capitale. Aprire un conto con eToro à facilissimo e occorrono pochi click di mouse.

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Conviene investire in criptovalute?

Conviene investire in criptovalute in questo momento e alla luce di quello che sta accadendo sui mercati? La risposta non può che essere positiva, soprattutto alla luce di una situazione che vede strumenti tradizionali di investimento e risparmio come ad esempio i conti correnti bancari e i titoli statali a breve termine praticamente azzerati.

Se la risposta è positiva, va però anche ricordato che l’investimento sulle criptovalute deve essere fatto con criterio, senza ascoltare le sirene provenienti da più parti, con lo scopo evidente di confondere. Il riferimento è naturalmente alle comunicazioni che ogni giorno arrivano nella nostra casella di posta elettronica. Missive nelle quali si invita il destinatario a non perdere l’occasione di partecipare all’occasione del secolo, ovviamente quella di investire sui Bitcoin o su altre criptovalute in grande spolvero.

Per dirla tutta, si tratta di vere e proprie truffe, alcune delle tante che in questi mesi sono state architettate nei più svariati modi. Basti pensare ad esempio alle false ICO o ai robot che guadagnerebbero soldi mentre noi dormiamo. Un sonno agevolato da sogni d’oro fatti pensando alle vere e proprie palate di soldi che ci attendono al risveglio. Comunicazioni assolutamente deliranti, che hanno come scopo solo quello di catturare l’attenzione degli ingenui.

Investire in criptovalute conviene, ma si tratta di un vero e proprio lavoro, che esige disciplina, formazione e capacità di analisi. Lo si può fare in due modi: acquistando direttamente le monete virtuali oppure facendo trading sulle criptovalute. Andiamo a vedere come trarre profitto da entrambe.

L’acquisto diretto di criptovalute

L’acquisto diretto di criptovalute si compone di alcuni passi ben precisi. A partire dall’acquisto e installazione di un wallet, ovvero il portafogli elettronico delegato a custodire le monete comprate. Altro passo propedeutico è poi quello che comporta la sincronizzazione del software in questione con la rete Bitcoin. Per realizzarla occorre scaricare sul proprio personal computer la blockchain su cui si basa il sistema. Si tratta in pratica del database sul quale sono registrate tutte le transazioni riguardanti la divisa.
Una volta fatti questi passo preliminari ci si può quindi dedicare all’iscrizione ad un exchange, un cambiavalute, che diverrà la piattaforma sulla quale avranno luogo le compravendite di Bitcoin e Altcoin.

Questi passi tecnici da inanellare per poter acquisire direttamente le cryptocurrency desiderate, comportano alcuni svantaggi di non poco conto. A partire dalla necessità di indovinare il momento migliore per entrare a mercato: se lo si fa quando l’asset scelto ha una quotazione troppo elevata, si rischia di dover pagare dazio a causa di improvvise mutazioni del trend o di rimbalzi tecnici, o comunque di dover attendere che il prezzo torni a salire.

Detenere inoltre le criptovalute in un wallet, espone l’acquirente al rischio di eventuali e sempre possibili attacchi informatici, che sono ormai una costante. Basti pensare che in alcuni casi gli hacker attaccano il computer per far sì che possa lavorare per il mining. Naturalmente senza che l’utente ne sappia nulla, almeno sino a quando non se ne renderà conto dall’aumento esponenziale dei consumi elettrici.

Una semplice guida al trading sulle criptovalute

Dopo aver visto i rilevanti svantaggi dell’acquisto diretto, non abbiamo alcun dubbio ad affermare la nostra preferenza per il trading sulle criptovalute, da portare avanti naturalmente sul broker giusto, ad esempio Markets.com (apri un conto cliccando qua) , piattaforma che ha allargato le sue contrattazioni online alle divise virtuali. Per iscriversi a questo operatore, basta cliccare qui e inaugurare una procedura semplice e rapida, che in pochi minuti permetterà all’utente di avere il proprio account.

Il trading sulle criptovalute sta destando molto interesse, proprio in considerazione del fatto che si tratta di un mercato molto liquido ed estremamente volatile. Il modo per portarlo avanti è rappresentato appunto dai Contract For Difference, gli strumenti finanziari che consentono di investire su un asset sottostante senza doverne acquisire direttamente la proprietà. I vantaggi di questo modo di operare sono molteplici, a partire dal fatto che è possibile sapere in anticipo il livello massimo delle eventuali perdite, a differenza di quanto accade con l’acquisto diretto di Bitcoin e altre divise digitali.

Va poi considerato che coi CFD non è necessario che la quotazione salga, rispetto al momento dell’entrata sul mercato. Nel caso in cui si ritenga probabile un deprezzamento in un determinato arco temporale, si può infatti aprire una posizione short, mentre nel caso opposto se ne aprirà una long.

Altro vantaggio di non lieve entità è poi rappresentato dal fatto che il trading mediante CFD non obbliga il trader a detenere grandi capitali da investire, in quanto mette a sua disposizione la leva finanziaria, solitamente sino ad un massimo di 1 a 5.
Un paniere di vantaggi che possono spiegare nel modo più eloquente perché sia più conveniente investire nel trading di criptovalute, piuttosto che sul loro acquisto diretto presso un exchange.

Su quali criptovalute investire

Una volta che si sia deciso il modo di investimento, resta da capire quali siano le cryptocurrency sulle quali sarebbe opportuno puntare in questo momento. Se il Bitcoin è appena tornato oltre quota 9mila, alcune Altcoin sembrano pronte a spiccare il volo nuovamente. A partire da EOS, che nelle ultime settimane ha dato vita a spettacolari rally che lo hanno posto sotto gli occhi attenti di un largo numero di investitori.
Anche NEO si è giovato molto dell’interesse in crescita verso alcune Altcoin “minori”, derivante anche dal desiderio di diversificare il proprio portafogli messo in mostra da molti trader all’inizio dell’anno in corso.

I progetti più promettenti in vista di un eventuale investimento sono però quelli agganciati a reali necessità del mondo economico, come IOTA, la criptovaluta che si propone di fungere da mezzo di scambio nelle microtransazioni tra un dispositivo e l’atro nell’Internet delle Cose (IoT). O come Ripple, varata nel 2012 e capace di stringere accordi con aziende del calibro di UBS, Santander e American Express per i pagamenti via blockchain.

E’ ancora il momento per investire in criptovalute?

Le criptovalute, pur in un momento di ripiegamento dopo i clamorosi fasti dell’anno passato, continuano a destare molto interesse da parte di tanti investitori, soprattutto in un momento in cui i tassi di interesse a zero affossano metodi tradizionali di risparmio.
La domanda che si pongono tanti piccoli risparmiatori in fuga da conti correnti bancari e titoli di stato a breve termine è la seguente: conviene investire in monete virtuali? O meglio, conviene ancora o il momento migliore è già passato?
Una domanda cui si può rispondere sicuramente in maniera affermativa. Va però ricordato che l’investimento su Bitcoin e Altcoin può essere condotto in due maniere molto diverse:

  1. Acquisendo direttamente le monete elettroniche;
  2. Investendo nel trading online di criptovalute.

Nel primo caso occorre aprire un account su un exchange, nel secondo presso un broker. Quale delle due modalità è più conveniente? La domanda è mal posta, in quanto eventualmente occorre sapere quale delle forme di commercio presenta maggiori rischi. In questo secondo caso la risposta è netta: il trading di criptovalute tramite CFD presenta minori rischi rispetto all’acquisto diretto.

A patto che lo si faccia scegliendo il broker giusto, soprattutto alla luce dei tanti casi di truffe o comportamenti opachi che hanno caratterizzato nel corso degli ultimi anni il settore.

Scegliere il broker giusto

Tra i broker che ci sentiamo senz’altro di consigliare, va ricordato Plus500 (clicca qua per aprire un conto di trading con questa piattaforma), il primo in assoluto ad aver deciso di allargare il suo raggio di azione alle criptovalute, nel corso del 2014.

Se vuoi approfittare dell’elevato livello dei servizi offerti e della assoluta sicurezza che caratterizza la piattaforma, puoi farlo mediante una procedura molto semplice e rapida. A concludere la quale sarà il versamento del deposito minimo richiesto.

Una volta chiuso l’iter sarà possibile scegliere anche tra Bitcoin, Ethereum, Ripple e altre tra le maggiori divise scelte da Plus500 tra le oltre 1400 che compongono attualmente il variegato panorama delle divise virtuali. Potrai naturalmente operare tramite CFD e scegliere se aprire posizioni long o short, a seconda dei convincimenti tratti dall’analisi della situazione.

Anche Plus500, peraltro, consente di testare le proprie strategie e stato di preparazione con una versione demo. Un ottimo modo di conoscere i mercati e le turbolenze che sono lo scenario quotidiano per i trader. Il tutto senza rischiare i propri soldi se non ci si sente ancora pronti a reggere il loro urto.