Trading automatico Bitcoin

Trading automatico Bitcoin

Fare Trading Automatico Bitcoin significa ottenere rendimenti passivi grazie allo spostamento del prezzo di questa criptovaluta. Ma funziona o no? Ormai non passa giorno senza che arrivino nuove notizie sul Bitcoin. Un vero e proprio fenomeno che ha spinto molte persone ad interessarsi di criptovalute, in modo da capire se rappresentino una reale possibilità di investimento oppure una truffa.

Il fenomeno delle monete virtuali ha seminato molte incertezze sin dal suo apparire. Tanto da indurre il mondo finanziario a schierarsi in un primo momento in maniera compatta contro il settore.

Con il passare del tempo, però, anche molti appartenenti alla finanza tradizionale hanno mutato decisamente il proprio orientamento. Indicativo in tal senso il fatto che Jamie Dimon, CEO di JP Morgan, dopo la denuncia relativa al fatto che il Bitcoin sarebbe solo un metodo perfetto per riciclare capitali dubbi, abbia poi autorizzato la sua banca ad acquistarne.

Un mutamento talmente clamoroso da procurargli una accusa di manipolazione del mercato che in effetti non sembra infondata.
A destare clamore è in particolare la volatilità delle quotazioni. Una caratteristica tale da destare l’appetito di chi è alla ricerca di buone occasioni di investimento in settori particolarmente liquidi.

Basti pensare a quanto accaduto negli ultimi giorni, quando è trapelata la notizia di un nuovo hard fork riguardante la community che era sorta originariamente intorno a BTC, poi transitata in Bitcoin Cash.

Voci che hanno spinto BCH a raddoppiare addirittura la sua quotazione da 750 a 1500 dollari, prima di ripiegare di un buon 10%. Anche Bitcoin ha saputo approfittare della corrente positiva che si è innescata su questi rumors, mettendo a segno un recupero del 15%. Un rally notevole, dopo un periodo di stasi o difficoltà, tale da riportarlo sopra quota 9mila dollari.

Come è logico, queste fibrillazioni hanno il risultato di accrescere l’appeal di Bitcoin e Altcoin. Spingono infatti molte persone a chiedersi come partecipare a quello che nelle comunicazioni di posta elettronica che ci arrivano viene definito l’affare del secolo.

Dopo aver ricordato che una comunicazione del genere è al minimo impropria, ricordiamo come il modo migliore per farlo è il trading online. Le contrattazioni digitalizzate di criptovalute hanno preso piede a partire dal 2014, quando eToro le ha introdotte nella propria proposta.

Con il passare del tempo sempre più utenti hanno deciso di aderire, in particolare utilizzando lo strumento dei CFD (Contract For Difference), il mezzo finanziario che consente di investire sull’asset sottostante senza doverlo acquisire.

Se vuoi aprire un account su eToro, non devi fare altro che cliccare qui e seguire una procedura facile e tale da chiudersi in un arco di tempo molto contenuto.

[WPSM_COLORBOX id=115]

Trading automatico criptovalute: come funziona

Trading Automatico Bitcoin
Trading Automatico Bitcoin

Negli ultimi mesi, si è però iniziato a parlare di un altro modo di fare trading su Bitcoin e Altcoin, quello automatizzato. Di cosa si tratta? Con tale denominazione si intende in particolare un software, basato su uno o più algoritmi, il quale è incaricato di monitorare quel che sta accadendo sui mercati finanziari.

Lo scopo di questa sorveglianza è quello di riuscire ad intercettare i cosiddetti segnali di trading, ovvero le situazioni i cui effetti sembrano seguire un filo logico e ai quali il software di trading automatico va a ricollegare le precise indicazioni che gli sono state affidate.

Gli algoritmi del software di trading automatico si basano su specifici approcci di analisi tecnica, andando ad analizzare i grafici che riportano l’evoluzione in atto sui mercati. La convinzione di fondo è che quanto accaduto in passato, in contesti molto simili, dovrebbe accadere di nuovo.

I robot, altro termine con il quale vengono indicati questi software, sono una realtà ormai consolidata sui mercati. Il motivo che ne spinge l’affermazione è che ad esempio i broker professionisti e i fondi di investimento, una volta captato il segnale di trading non avrebbero il tempo per poter piazzare gli ordini a favore dei loro clienti.

Ricorrono quindi a sistemi automatizzati, tanto che secondo un calcolo attendibile, negli Stati Uniti ben il 75% delle operazioni che hanno luogo nel trading azionario avvengono in questo modo.

Le controindicazioni

Questo modo di operare è però apertamente sconsigliato da chi si intende di trading online. Il motivo sta nel fatto che gli automatismi imposti dal software non sono in grado di tenere dietro alla complessità dei mercati. Spingono infatti il robot in una determinata direzione anche nel caso in cui le tendenze sconfessino apertamente le previsioni di partenza.

Ben altro è il discorso relativo all’utilizzo di questa modalità di trading da parte di investitori professionisti, in grado di impostare correttamente le caratteristiche dell’operazione da intraprendere. In particolare, si dovrebbero impostare:

  1. Le condizioni di entrata nel mercato (il timing);
  2. Le cifre da investire in relazione alle proprie disponibilità, ovvero il money management;
  3. Quale soglia di rischio non debba essere oltrepassata, in pratica il risk management;
  4. Gli ordini di uscita, ovvero gli Stop Loss in caso di perdita e i Take Profit in quello opposto.

Quello che in effetti i robot sono in grado di assicurare, in caso di impostazioni corrette, è un aumento dei guadagni, in quanto permettono di impostare un numero maggiore di operazioni di quelle che sarebbe possibile intraprendere manualmente.

Software di trading automatico: Crypto Robot 365

Tra i sistemi di trading automatizzato, negli ultimi tempi si è molto parlato di Crypto Robot 365. Come dovrebbe essere piuttosto intuibile proprio ripensando a quanto abbiamo detto sinora, si tratta di un software per il trading automatico che serve a monitorare quanto avviene nel settore delle criptovalute, individuando le reali opportunità di trading.

Per poter approfittare di questo sistema, occorre naturalmente aprire un account presso una delle piattaforme che sono compatibili con il suo utilizzo. Dato che non tutte lo accettano, la cosa migliore da fare è proprio sincerarsi dell’elenco di broker disponibili.

Una volta che il conto sia stato aperto, occorre poi impostarlo in modo da collegarlo al robot, impostare le proprie indicazioni e la strategia da adottare. A questo punto Crypto Robot 365 sarà pronto ad operare in automatico, riservando il suo operato proprio al settore delle monete virtuali. La cosa che occorre precisare è che i profitti sono tutt’altro che garantiti, a differenza di quanto spesso viene riportato su pubblicità che possono senz’altro essere definite ingannevoli.

La scelta del broker giusto

Se comunque vuoi provare a investire nel trading online, con robot o senza, puoi senz’altro rivolgerti ad un broker serio, come ad esempio eToro (CLICCA QUA per aprire un conto demo in tempo reale), uno dei più gettonati dagli investitori del nostro Paese. La piattaforma è in grado di permettere l’apertura di posizioni su un gran numero di asset, comprese le criptovalute. Se vuoi provare a trarre profitto dalle turbolenze che sono pressoché la regola per il comparto, puoi aprire un account cliccando qui, e versare il deposito minimo richiesto.

Il trading coi CFD, che è quello proposto per le divise virtuali dal broker è in grado di assicurare notevoli vantaggi rispetto al possesso diretto del bene. Acquistare direttamente comporta infatti il doversi prima munire di un wallet, ovvero il portafogli elettronico delegato alla conservazione delle monete digitali.

Inoltre, espone il trader agli attacchi informatici che sono ormai una regola sul web. Va poi considerato come il trading coi CFD non obblighi ad investire grandi capitali, grazie alla leva finanziaria e consenta di sapere in anticipo la perdita massima cui si potrebbe andare incontro.

Il trading automatico sui Bitcoin è una truffa?

Quando si parla di trading automatico, spunta fuori l’associazione con il termine “truffa”. Possiamo però parlare di una vera e propria forzatura, derivata forse da alcune vicende come quella relativa a Bitcoin Code, il sito che propone guadagni stratosferici in poche ore e senza fare assolutamente nulla.

Anche in questo caso siamo di fronte ad un classico robot, chiamato a operare sulla base dei parametri impostati. Secondo molti addetti ai lavori, però, qui siamo in presenza di una vera e propria truffa, anche se ancora non si ragiona sulla base di sentenze della magistratura passate in giudicato.

A spingere molti a formulare un giudizio così severo sono però alcuni dati di fatto dai quali è impossibile prescindere. A partire da una campagna promozionale del tutto assurda, tale da ingenerare sospetti in chi sa che il trading può sicuramente generare guadagni, ma solo dopo duro lavoro.

Altro elemento su cui gli ideatori di Bitcoin Code sono stati colti in evidente contraddizione è l’indicazione del supposto ideatore del metodo: in Italia viene indicato come Stefano Savarese, mentre nei siti degli altri Paesi varia il nome a seconda della latitudine. Un dato troppo clamoroso per passare inosservato.

Un modello di trading automatico di successo: eToro

Va però sottolineato che un modello di trading automatico di successo e sicuramente non truffaldino c’è ormai da tempo ed è quello rappresentato dal Copy Trading di eToro (clicca qua per provarlo). Il metodo messo a punto dal broker israeliano, noto anche come Social Trading, consente infatti a chi si iscrive di prendere spunto dalle operazioni messe in campo dai trader più esperti.

È cioè possibile prendere visione delle statistiche di successo vantate dai trader certificati che accettino di fare da apripista, per decidere quale seguire e copiare per filo e per segno le sue strategie.

Il Copy Trading ha riscosso un grande successo in ogni angolo del globo, consentendo a eToro di aumentare in maniera esponenziale la sua clientela, aggiungendosi alle tante caratteristiche positive vantate. A partire dai livelli di sicurezza conseguenti all’osservanza delle direttive comunitarie e dal livello qualitativo dei servizi proposti.

Anche eToro ha aperto le contrattazioni digitalizzate al Bitcoin e ad alcune tra le Altcoin in maggiore evidenza, tra cui Ripple ed Ethereum.

Se anche tu vuoi provare ad aprire posizioni long o short sui CFD inerenti alle cryptocurrency, devi solo aprire un conto, cliccando qui, e seguire i passi richiesti.

Va peraltro sottolineato come eToro consenta di usufruire di una versione demo, ovvero simulata, tale da riprodurre alla perfezione gli scenari che si aprono sui mercati, senza puntare soldi reali. In tal modo è possibile saggiare il proprio livello di preparazione e la validità delle nozioni apprese. Un vantaggio non da poco, considerato il grado di complessità dei mercati finanziari, soprattutto per un neofita.

Conviene investire sui Bitcoin in CFD

Le criptovalute continuano a far discutere molto, dividendo l’opinione pubblica in due partiti contrapposti, a favore o contro il comparto. Va comunque notato come il partito dei favorevoli si sia negli ultimi tempi arricchito di spezzoni del mondo finanziario tradizionale e di quello economico, che sembrano disposti a sposarne le ragioni.

La volatilità e la liquidità del mercato continuano peraltro a solleticare gli appetiti di molti potenziali investitori. Chi vuole cercare di trarre profitto dalle divise virtuali, può farlo in due modi molto diversi: acquistando direttamente l’asset preferito, oppure fare trading online coi CFD. I Contract For Difference, in effetti, sono in grado di assicurare larghi vantaggi, a partire dal fatto che per passare all’incasso non è necessario che la quotazione della divisa prescelta salga.

Si possono infatti anche aprire posizioni short, ove si ritenga che una data criptovaluta sia destinata a scendere di prezzo nell’arco di tempo considerato.

Attenzione alle truffe

L’interesse sempre più evidente dell’opinione pubblica, ha però conseguenze indesiderate, come le tante truffe che negli ultimi tempi hanno preso di mira utenti sprovveduti. In questo novero, secondo qualcuno dovrebbe essere iscritto anche il trading automatico, ovvero quello portato avanti con dei software particolari, che sarebbero in grado di cogliere i segnali di mercato e sfruttarli.

Secondo noi, si tratta di un giudizio errato. I robot, infatti, già sono largamente utilizzati da grandi investitori e fondi di investimento, per cercare di aumentare in maniera esponenziale il numero di posizioni da aprire. Considerati i volumi in gioco sarebbe impossibile farlo manualmente.

Qual è il problema? Questi robot devono essere utilizzati in maniera appropriata. Se qualcuno dice che si può andare a dormire e lasciare ad essi il compito di tradare dice una cosa al minimo non vera. I software devono essere programmati al meglio e non devono essere lasciati liberi di perpetuare all’infinito un eventuale errore.

Occorre cioè impostare al meglio una serie di parametri fondamentali, a partire dal money e dal risk management. Inoltre, occorre stabilire quale possa essere il momento per abbandonare le posizioni, con Stop Loss e Take Profit adeguati.

Un compito che può essere assolto solo da trader professionisti e non certo da chi magari ha appena iniziato a fare trading online. Un dato da non dimenticare, se si vuole evitare una doccia gelata sulle proprie finanze.